Alessandria sul delta. Solo dieci anni fa era un villaggio di pescatori: oggi squadre di operai si avvicendano incessantemente lavorando a ritmi serrati alla costruzione della città che sta prendendo forma. L’ha voluta Alessandro il Grande, il macedone vincitore dei dominatori persiani. Quello che colpisce di Alessandria è la sua struttura ordinata, con grandi arterie di scorrimento che si tagliano ad angolo retto e vanno a delimitare i cinque grandi quartieri, indicati ciascuno con una lettera dell’alfabeto greco. È ancora in costruzione l’Eptastadio, il gigantesco molo che collega la terraferma con l’isoletta di Faro. Proprio là, secondo fonti attendibili, sarà costruita una torre luminosa: il progetto è già stato approvato. Dicono che sarà una delle meraviglie del mondo, al pari delle piramidi e della statua di Zeus a Olimpia. L’Egitto ha già potuto beneficiare dell’ "effetto-Alessandro": dopo la sua spedizione al santuario del dio Amon presso l’oasi di Siwa, il paese ha un nuovo sovrano divino, garante di pace e di prosperità.